Tuesday, March 10, 2015

Napoli

Vedi Napoli e poi muori.
Lo dice Carlo Goldoni ne La Bottega del Caffè, lo sapevate? 
Negli ultimi sei mesi siamo stati a Napoli due volte, sempre di corsa, sempre con un piccolo rimpianto. Riusciremo mai a vederla tutta, questa città strana, questa città con due centri, questa città con i buchi sotto, con il vulcano, con il mare, con la pizza, con la ferrovia più antica e la fermata della metropolitana più bella?
La sfogliatella di Pintauro.
Giovanni Gioia, uno degli attori de La Confraternita del Chianti, è di Napoli. Non proprio Napoli Napoli, ma sarebbe impossibile capire dove finisce Napoli e dove inizia il posto in cui è cresciuto lui. E beh, sono dieci anni che non vive più qui, ma è lui a fare il padrone di casa. Il cicerone. Insomma, quello che guida. Serve una patente speciale, per guidare in questa città. Incidenti ce n’è pochi, ma proprio perché tutti condividono un codice della strada ignoto al resto del Paese. O forse Napoli è un Paese a parte, una Città Stato. Con teatri, lingua, poeti, cantanti e cibi suoi propri. 
Ecco. Parliamo di cibo. Qual è la pizza ufficiale? Chi fa i fritti migliori? E il Caffè del Professore, non lo vuoi provare? 
In una città “normale” ci sono uno, due piatti tipici. Qui, quindici.
Dove mangiarli? Dovunque. Ma in particolare da Nennella, in Vico Lungo Teatro Nuovo. Menù semifisso, caffè al bar accanto, una pasta col cavolo impareggiabile. E poi da Pizza Giallo. Sempre su ai Quartieri Spagnoli, a cinquanta metri da Nennella. Si chiama Pizza Giallo perché fa la pizza e ha l’insegna gialla. Punto. 
E poi le pizzerie in via Tribunali.

Una puntata la valgono anche i baracchini sul mare con i taralli caldi e la birra. E la sfogliatella? Noi abbiamo provato quella di Pintauro.
Il problema è che più di cinque pasti al giorno il corpo non li sostiene. 
Passeggiatina?
Teatro Sala Ichòs.
Basilica di Santa Chiara.
Cristo Velato e Cappella di Sansevero.
Spaccanapoli.
Napoli sotterranea. Napoli di sotto è tutta un buco.
Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio.
E, se siete fortunati, un corteo nuziale. Qui il matrimonio è religione. Il modo migliore per capirlo, in una canzone: Daniele Bianco, Matrimonio napulitane
Ma noi, come sempre, siamo qui per lavorare, mica per il turismo. 

Teatri:
Teatro Elicantropo (www.teatroelicantropo.com)
Nuovo Teatro Sanità (www.nuovoteatrosanita.it)
Teatro Sala Ichòs (www.ichoszoeteatro.it)

Autori teatrali che ci piacciono:
Vabbé, Eduardo – Teatro, a cura di De Blasi N. e Quarenghi P., Mondadori (collana I Meridiani), 2007, 3 voll.
Raffaele Viviani – Tutto il Teatro, a cura di Davico Bonino G., Lezza A. e Scialò P., Guida Editori, 1987, 6 voll.
Enzo Moscato – L’angelico bestiario, 1991, Ubulibri