Monday, April 27, 2015

Bergamo Alta

di Chiara Boscaro

Il Teatro Sociale
A Bergamo Alta ci andiamo solo per motivi teatrali. Sarà che il Teatro Sociale è meraviglioso, sarà che è una location perfetta per un festival, così concentrata, così omogenea, così… alta. È un mondo parallelo, rispetto alla città bassa, ci devi andare per uno scopo, non ci capiti per caso. Non è che ti dai un appuntamento lì per andare dall’altra parte della città, non c’è una fermata della metropolitana. Non siamo abituati alle città il cui centro non è il punto d’incontro. Che poi, immaginiamo sia effettivamente un punto d’incontro, ma per una passeggiata, per un concerto, per dello shopping di un certo livello (abbiamo visto un negozio vendere solo cerchietti per capelli, per intenderci. Non accessori per capelli. Solo, SOLO cerchietti). Noi… beh, noi siamo qui per lo Spring Plenary Meeting di IETM. IETM è una rete internazionale di operatori teatrali che due volte all’anno si danno appuntamento in una diversa nazione per scambiare contatti, condividere conoscenze e respirare un po’ d’aria fresca. In Italia erano dieci anni che non si faceva un meeting IETM. Ma oggi non vogliamo lamentarci, non vogliamo dire che siamo un Paese provinciale, ecc. Con EXPO alle porte, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
Vogliamo parlare invece di questo Spring Meeting ospitato a Bergamo Alta da Associazione ETRE, una rete di cui siamo orgogliosi di fare parte. Vogliamo parlare di quei monumenti che non abbiamo visto (la Torre del Gombito, le mura, il Campanile che batte 100 colpi alle dieci di sera, ogni sera, perché dopo le porte della cittadella chiudevano, e chi rimaneva chiuso fuori dormiva fuori), dello shopping che non abbiamo fatto e dei casoncelli che… non è vero, quelli li abbiamo mangiati eccome. 
Marco al brunch di chiusura
Uno Spring Meeting funziona più o meno così, da quel che abbiamo capito. Siccome fare teatro è cosa da duri dappertutto, gli artisti e gli operatori di mezzo mondo hanno capito che soffrire è inutile, molto meglio far gruppo. Così si ritrovano per fare un punto sulla situazione teatrale, se ci sono novità, per ascoltare interventi di esperti non teatrali, se l’antropologia o la geografia umana possono offrire punti interessanti, per seguire presentazioni di progetti che cercano partner, per parlare di cose sensate come l’identità, la democrazia, il ruolo dell’arte, la libertà. E per bere delle birre. Tante birre. E per bere dei caffè, tanti caffè. 
Noi siamo qui soprattutto per "presentare in società" Manifattura K. (www.manifatturak.it), lo spazio di cui io e Marco Di Stefano seguiamo la Direzione Curatoriale per conto di Associazione K., e ci portiamo a casa una lista di ottimi consigli.
Ma voi volete sapere dove mangiare, no?
Il menù convenzionato in questo caso lo offre Il Circolino della Cooperativa Città Alta, in Vicolo Sant’Agata 19 (www.ilcircolinocittaalta.it). Aperto fino a tardi, bel giardino, bella vista, coniglio al forno con la taragna davvero niente male.