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Tuesday, November 14, 2017

Fiume/Rijeka.

di Chiara Boscaro

La Torre Civica.
Ovvero il secondo giorno di ombrellone dei 6/7 totali nell'estate dei Confratelli Chiara e Marco
Fiume o Rijeka è il terzo vertice della penisola istriana, venendo dall'Italia e considerando come primi due Trieste e Pola/Pula, o il primo vertice venendo dalla Croazia e considerando come ultimi due Pola/Pula e Trieste.
Fiume/Rijeka ha circa 170000 abitanti, è la terza città della Croazia e affaccia sull'Adriatico, e più precisamente sul Golfo del Quarnaro/Kvarner. Di fronte ha le isole di Cres, Lošinj, Krk e Rab. 
Le origini sono romane, nel frattempo di qui sono passate Ungheria, Austria, Italia, Jugoslavia e Croazia, ma sempre l'identità della città è rimasta quella di un porto, porto che nel 2020 sarà Capitale Europea della Cultura
L'atmosfera architettonica del centro è piuttosto asburgica, con la Torre Civica  (ora di nuovo sormontata dalla storica aquila bicipite) e il Teatro Nazionale Ivan de Zajc, dove ha sede anche il Dramma Italiano di Fiume, primo teatro stabile italiano e unico fuori dal nostro Paese. 
Il Teatro Ivan de Zajc.
Il sotto della città è attraversato da bunker della guerra, il sopra si srotola lungo il Korzo e poi su, verso il Castello. 
Qui tradizionali sono il fritto di calamari, il Carnevale e gli scampanatori. 
Qui ci sono diverse spiagge, raggiungibili anche a piedi, ma si preferisce la storica stazione balneare di Abbazia/Opatija, storica dopo che un patrizio fiumano ci ha costruito la villa al mare (Villa Angiolina) e l'Austriaca Società delle Ferrovie del Sud ha fiutato l'affare tirando su, nel 1884, l'Hotel Quarnaro/Kvarner, primo di una serie di eleganti edifici adibiti alla ricreazione dei ricchi asburgici. 
Gli stabilimenti balneari sono sciccosissimi e silenziosi: quando ci presentiamo con i nostri burek del supermercato (unti e meravigliosi) un po' temiamo il peggio, ma i prezzi sono abbordabili e ci lasciamo irretire dal fascino discreto della borghesia. 
Abbazia/Opatja.
Sdraio con materasso, accappatoio personale, passerella di legno per non incappare negli insidiosi sassetti ustionanti, camerieri che servono birre artigianali direttamente sotto l'ombrellone e, nel frattempo, appena dietro di noi l'orchestra del Teatro Ivan de Zajc prova l'opera lirica in allestimento nell'arena all'aperto. 
Insomma, il paradiso con quella puntina in più di ebbrezza alcolica mattutina a rendere il tutto più morbido e sfocato. 
Accanto a noi, un satrapo russo e una ex-modella brasiliana che cambia costume tre volte e fa sparire altrettante bottiglie di bianco.
Il rientro a Fiume/Rijeka è in corriera, giusto per tornare alla realtà tra famiglie con la borsa frigo e aspiranti rampanti che non hanno abbastanza soldi per proseguire la serata. Non ci resta che consolarci con un brodetto. E la Konoba Feral è proprio il posto giusto. Pesce freschissimo, ottimi prezzi e servizio spartano all'aperto.


Wednesday, October 25, 2017

Garbagna.

di Chiara Boscaro

Tramonto a Garbagna.
È autunno, le castagne sfrigolano sul fuoco e un buon bicchiere di vino ci riscalda a fine giornata. E allora perché non concederci un bagnetto nei ricordi dell'estate? A Garbagna siamo stati a luglio, era il tempo del Borgo delle Storie, un festival piccolo e prezioso curato da Allegra De Mandato, Emanuele Arrigazzi e Luciana Rota. Garbagna ha 689 abitanti ed è Uno dei Borghi più Belli d'Italia, lo dice il cartello all'ingresso del paese. Pare abbia fatto parte dei "Sette feudi imperiali" concessi dall'imperatore Carlo V all'ammiraglio Andrea Doria nel 1568 (ma nel 1568 Andrea Doria era morto da otto anni e Carlo V da dieci). 
Ci troviamo in provincia di Alessandria, nei pressi di Tortona, tra dolci colline e dolci frutteti (la Sagra della Ciliegia qui la fanno da più di cinquant'anni). Vicino è ancora Uno dei Borghi più Belli d'Italia, Volpedo. Quello di Pellizza da Volpedo. Quello del "Quarto Stato". 
Al centro di Garbagna c'è una piazza, e al centro della piazza ci sono quattro grandi ippocastani piantati nel 1853. Al centro di questi vi è un arco, memoria di un’antica fonte d’acqua, da cui si approvvigionava tutta la popolazione.

A lato della Chiesa Parrocchiale, però, si trova la piazza più antica, più nota come "a piassa da l'urmu", la 'piazza dell'olmo', dove un tempo sorgeva un un olmo secolare, testimone di tanta storia paesana. Era proprio in "platea sub ulmo" - come si legge negli antichi statuti medievali - che si sottoscrivevano accordi, si concedevano investiture e si facevano transazioni. 

Non voltarti indietro.
Questa edizione del Festival è dedicata alla Frontiera Invisibile. Per citare Baumann,“Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità”

Ci hanno chiesto di portare Non voltarti indietro, un lavoro in cui la frontiera è una porta bianca che separa una lei, un lui e tanti non detti terribili. Lo spettacolo lo faremo in una piccola piazza, tra case silenziose e la minaccia di un temporale incombente dopo troppi mesi di siccità (non è una metafora). Ma non c'è solo questo, qui il paese vuole diventare un teatro a cielo aperto, con racconti d’autore, spettacoli itineranti, spettacoli per famiglie e teatro più attento alla ricerca.
E il mangiare?
Per il mangiare c'è veramente l'imbarazzo della scelta, ma i nostri ospiti ci portano al Ristorante Il Caminetto. E non abbiamo davvero di che lamentarci.


Wednesday, September 06, 2017

Tra Abruzzo e Marche.

Sagra del cinghiale
Naturalmente a Fossacesia
Sagra della triglia e del pesce fritto
Festa degli arrosticini - Centro Commerciale Universo
Sagra del pesto casolano, dell'anguilla e del baccalà
Sagra degli arrosticini e del formaggio pecorino
45° sagra della porchetta italica
Sagra di Torano Nuovo
Abruzzo Irish Festival
Templaria Festival
Saga del porcino e del cinghiale

Abbuffata di pesce
Pranzo spettacolo di ferragosto
Festa popolare via dei Tigli 
Palio del barone
Eros adriatica
Sagra del porcino e del cinghiale
Porcofestival
Città Medioevo - Carnevale
Maialata in piazza
Sagra del cinghiale 
Sagra delle pappardelle di farro al ragù di cinghiale e... Stinco di maiale
Sagra de lu bucculotte cu lu crastate 
Sagra della salsiccia alla brace
Festival pizza DOC napoletana - Fermo
Festival del peperoncino
Festa del vino

Sagra de la respella 
Sagra delle cozze
Sagra delle lumache nostrane e spiedini (abbinata alla sagra del coniglio alla cacciatora)
Montagne di birra
Sagra dei maccheroncini di Campofilone
Sagra della polenta con le vongole 
Sagra delle frittelle
Sagra della cacciannanz e pennette s. Andrea 
Sagra degli gnocchi
Sagra delle tagliatelle alla boscaiola 


Sagra dello gnocco e del pesce fritto salsicce e braciole
Sagra della crispella e delle mezze maniche al tartufo 
La passera... 'Mbriaca 
Sagra dei vincisgrassi
Festival mondiale delle olive all'ascolana
Sagra delle tagliatelle ai frutti di mare e pesce fritto
Sagra bistecca spiedino castrato
Sagra della grigliata
Stornelli marchigiani e bistecche sotto le stelle 
Birra d'augusto