Showing posts with label vino. Show all posts
Showing posts with label vino. Show all posts

Friday, June 01, 2018

Rimini.

ph. www.riminiturismo.it
di Diego Runko

Sono riminese da poco più di un anno e mezzo, quindi quello che dico andrebbe sicuramente preso con le pinze. 
In ogni caso, per la nostra rubrica di cultura gastronomica (e non solo), mi sento di suggerire due templi sacri della piadina romagnola: La Casina del Bosco, a pochi passi dal Grand Hotel,  un tempo ex-baracchino e ora agile ristorantino a pochi passi dai bagni di Marina Centro dove gustare ogni tipo di delizia che abbia a che fare con piada e cassoni.
La seconda perla è il Bar Ilde sul colle di Covignano: piada leggermente più alta di quella della Casina (come succede nella Romagna del nord) ma ugualmente buona. 
ph. www.riminiturismo.it
Una citazione non posso non farla alla zona delle Cantinette, in pieno centro storico a Rimini, dove è possibile farsi un aperitivo degno di questo nome (e che nulla ha da invidiare a quelli milanesi) in diversi bar nei dintorni della vecchia pescheria. Il mio preferito? La Bottega della Creperia, situata in una piazzetta bellissima, sede dell’antica Libreria Riminese. Se prima dell’aperitivo vi fermate per un gelato io vi suggerirei Il Pellicano in una traversa di Piazza Tre Martiri (quella del monumento alla frase “il dado è tratto” e quella della statua di Giulio Cesare, appunto). 
Chi di voi avesse voglia di fermarsi per un pranzo o una cena romagnola degna di questo nome consiglierò sempre il mio posto preferito: Trattoria Renzi (che non è quello del PD), a Canonica (Santarcangelo di Romagna), dove il menù inizia e finisce con: “Qui si mangia: tagliatelle al ragù, salsicce, grigliate di carne e radicchio fresco.” Se ci aggiungete anche una bottiglia di Sangiovese Superiore state lastricando per bene la vostra strada per il Paradiso. 


Monday, April 30, 2018

Porta Romana.

di Marco Pezza

Siamo a Milano. Zona Porta Romana. Uno dei fulcri della movida milanese: ci sono le terme, i locali e i teatri. Uno in particolare; uno tra i più importanti per le produzioni, le ospitalità, le scoperte e i Bagni Misteriosi. In via Pier Lombardo c'è il Teatro Franco Parenti
A maggio, parecchi Confratelli saranno impegnati proprio in questo teatro con due diversi spettacoli nella stessa rassegna, Passione Civile.
Acciaio Liquido.
Si comincia il 17-18 maggio con Marco Di Stefano, autore del testo di Acciaio Liquido, che con la regia di Lara Franceschetti porta in scena una tragedia avvenuta a dicembre 2007, quando nell’acciaieria Thyssenkrupp di Torino si scatena un incendio in cui perdono la vita sette operai. Poi il processo, gli operai, i dirigenti, i parenti, le maschere dell'ufficialità e l'umanità di ognuno.
Si continua il 23-24-25 maggio con Pioggia, testo e regia di Marco Pezza e in scena altri due confratelli oltre a lui: Giovanni Gioia e Diego Runko. In una casa cantoniera dell’hinterland milanese, quattro operai addetti alla manutenzione delle strade – tre italiani più Osman, un immigrato turco – sono costretti a passare una notte di straordinari sul luogo di lavoro per affrontare una grave emergenza meteorologica. Con loro un quinto uomo, italiano e neofascista. Mentre la pioggia continua a cadere 
Gli orari degli spettacoli variano di sera in sera e quindi prima o dopo le poltroncine rosse c'è modo di andare a mettere le gambe sotto il tavolo. 
Pioggia.
I più scettici storceranno il naso pensando di riempirsi la pancia senza spendere un capitale. Invece dovranno ricredersi perché Dongiò, ristorante calabrese in via Bernardino Corio 3, vanta primi piatti con pasta fresca trafilata in bronzo (fatta in casa!) nelle varie ricette della tradizione calabra, come ad esempio le tagliatelle di Re Ferdinando e gli spaghetti alla Cafoncella; ovviamente non manca l'nduja di Spiliga col caciocavallo silano e mi raccomando, provate le polpettine di cicoria; anche i dolci (sempre fatti in casa!) sono una bomba. Il tutto annaffiato da un'immancabile bottiglia di Cirò. E il prezzo? Non storcete il naso, non va assolutamente temuto.
Se invece allunghiamo la strada e facciamo quattro passi lasciandoci Piazza Medaglie d'Oro alle spalle, troviamo l'Osteria dell'Acquabella, in via San Rocco 11. 
Qui passiamo a un altro tipo di cucina, più nordica, anzi decisamente lombarda! Uhe cicetti! Sei qui e adesso ti prendi un bell'antipasto di raspadura lodigiana, un risotto giallo al salto, che non è altro che una rondellona di risotto alla milanese, bella croccante, che voi altri giargiana non ve la sognate nemmeno; poi vi buttate su una bella salsiccia ubriaca al Buttafuoco oppure a cabaret di mundeghili, le tipiche polpette meneghine. La cantina è ricca e copre tutta la produzione vinicola nazionale con alcune eccellenze da nord a sud comprese le isole. Ma se vogliamo dare fondo a un'ottima bottiglia di rosso fermo lombardo, senza spendere troppo, il consiglio è un Riccardi - San Colombano DOC Mombrione riserva. Qui i dané non volano via, ma se ci si fa prendere dalla gola è un attimo. Taaac!

Wednesday, December 27, 2017

Oroscopo di viaggio.

di Chiara Boscaro
C'è chi parla d'amore, di salute, di lavoro, chi tira fuori i tarocchi e chi scomoda i fondi di caffè. Noi de La Confraternita del Chianti, che siamo degli irrequieti, tiriamo fuori la mappa e decidiamo dove mettere le bandierine. Nel nostro futuro ci sono la Croazia, il Portogallo, la Spagna e la Francia. E nel tuo?

Ariete
Destinazione: Roma
Il 2018 ha in serbo per te grandi orizzonti e carciofi fritti. Spelacchio non ce l'ha fatta ad attendere il tuo arrivo, ma tutto il resto rimarrà inalterato. Anche la linea C della metropolitana. C'è gente che ha comprato casa che gli dicevano che la metro passava proprio lì sotto, e ha fatto in tempo a mandare i figli all'università. All'estero, che un low cost gli costa meno del taxi.

Toro
Destinazione: Bucarest
La Piccola Parigi, il conte Vlad, le grandi foreste, la Transilvania, il misticismo dell'Est, una lingua che tu non capisci, ma loro capiscono te. L'anno nuovo ti condurrà verso mete che non ti aspetti e che ti sorprenderanno. 
D'altra parte, mica lo sapevi che il miglior pollo è il maiale?

Gemelli
Destinazione: Napoli
Sì, lo sappiamo che c'hai lo sdoppiamento di personalità, i dubbi esistenziali e il delirio di onnipotenza che si alterna allo sconforto più nero, ma ci hai mai pensato che Napoli è la città per te? Il mare e il vulcano, il Vomero e gli ossari sotterranei, la spazzatura e il Cristo Velato, la pizza e i friarielli. Sta' senza pensier.

Cancro
Destinazione: Fiume/Rijeka
Supera i tuoi limiti e i tuoi confini orientali. Comincia da qui, esci dalla comfort zone e mettiti ad esplorare, a volte le cose non corrispondono alle etichette. A volte puoi concederti un'aspettativa non realizzata, una sorpresa, una benvenuta malinconia o un insperato deliquio asburgico. Ah, il fascino discreto della borghesia...

Leone
Destinazione: Budapest
Non pensare a Wes Anderson. Non pensare ai colorini pastello. Qui c'è il verde profondo del Danubio, il nero dei contrasti, l'oro di un Parlamento che sembra gotico e poi è solo nostalgico. Pensa al liberty delle terme. Pensa a una lingua incomprensibile e misteriosa. Pensa al gulasch e alla Guerra Fredda. Ce li vedi, i colorini pastello?

Vergine
Destinazione: Parigi
Tutti sanno tutto di Parigi. Ma Parigi sa tutto di te?

Bilancia
Destinazione: Bergamo Alta
A volte, per vedere davvero le cose bisogna guardarle dall'alto, possibilmente dopo una polenta fumante. Dall'alto le cose si mettono in prospettiva, il quadro si arricchisce, la polenta ammorbidisce gli spigoli e pure i colori ci guadagnano.

Scorpione
Destinazione: Londra
Sii un po' swinging. Riempi il trolley, non fidarti dei londoners che vanno in giro in infradito pure a zero gradi, recupera un ombrello e preparati a sentirti spiazzato. I teatri dove si beve, i musei dove ci si perde, il caffè nel bicchierone e le grigliate in giardino. E tu pensi di parlare in inglese, ma forse sono loro quelli che non lo parlano. Dove comincia una città?

Sagittario
Destinazione: Torino
Il tuo compito per l'anno nuovo è riscoprire le città quadrate. Le città si dividono in quadrate e disordinate. Nelle città quadrate le vie sono parallele e gli incroci sono incroci, e questo si legge negli occhi di chi le abita. Per un abitante delle città quadrate è impossibile perdersi, per gli stranieri è impensabile ritrovarsi, ma forse neanche lo desiderano.

Capricorno
Destinazione: Brescia
Brescia ha un teatro romano, lo sapevi? Brescia ha un castello, una loggia, un bellissimo quartiere multietnico e tante, tantissime chiese. Brescia a volte sembra che ha il mare, a volte sembra che ha la montagna. A volte sembra, a volte sorprende, a volte è. A volte bisognerebbe inventarla.

Acquario
Destinazione: Pessano con Bornago
Quel cielo di Lombardia, com'è bello quando è bello, così splendido, così in pace. Che lo sguardo si sazia fino alle Alpi, e un po' si spaura. E poi c'è Manifattura K., e un paio di gelaterie mica male, e un ex casinò, e un passaggio segreto che sbuca al cimitero, e l'abbiamo già detto che c'è Manifattura K.?

Pesci
Destinazione: Barcellona
Scappa. Scappa dal lavoro, scappa dalla routine, scappa dall'Italia. Scappa in un posto accogliente, scappa in un posto complicato, scappa in un posto col mare. Scappa più veloce che puoi, perditi in una festa del barrio, ubriacati, aspetta l'alba in spiaggia. Limona. Soprattutto limona. 

Wednesday, October 25, 2017

Garbagna.

di Chiara Boscaro

Tramonto a Garbagna.
È autunno, le castagne sfrigolano sul fuoco e un buon bicchiere di vino ci riscalda a fine giornata. E allora perché non concederci un bagnetto nei ricordi dell'estate? A Garbagna siamo stati a luglio, era il tempo del Borgo delle Storie, un festival piccolo e prezioso curato da Allegra De Mandato, Emanuele Arrigazzi e Luciana Rota. Garbagna ha 689 abitanti ed è Uno dei Borghi più Belli d'Italia, lo dice il cartello all'ingresso del paese. Pare abbia fatto parte dei "Sette feudi imperiali" concessi dall'imperatore Carlo V all'ammiraglio Andrea Doria nel 1568 (ma nel 1568 Andrea Doria era morto da otto anni e Carlo V da dieci). 
Ci troviamo in provincia di Alessandria, nei pressi di Tortona, tra dolci colline e dolci frutteti (la Sagra della Ciliegia qui la fanno da più di cinquant'anni). Vicino è ancora Uno dei Borghi più Belli d'Italia, Volpedo. Quello di Pellizza da Volpedo. Quello del "Quarto Stato". 
Al centro di Garbagna c'è una piazza, e al centro della piazza ci sono quattro grandi ippocastani piantati nel 1853. Al centro di questi vi è un arco, memoria di un’antica fonte d’acqua, da cui si approvvigionava tutta la popolazione.

A lato della Chiesa Parrocchiale, però, si trova la piazza più antica, più nota come "a piassa da l'urmu", la 'piazza dell'olmo', dove un tempo sorgeva un un olmo secolare, testimone di tanta storia paesana. Era proprio in "platea sub ulmo" - come si legge negli antichi statuti medievali - che si sottoscrivevano accordi, si concedevano investiture e si facevano transazioni. 

Non voltarti indietro.
Questa edizione del Festival è dedicata alla Frontiera Invisibile. Per citare Baumann,“Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità”

Ci hanno chiesto di portare Non voltarti indietro, un lavoro in cui la frontiera è una porta bianca che separa una lei, un lui e tanti non detti terribili. Lo spettacolo lo faremo in una piccola piazza, tra case silenziose e la minaccia di un temporale incombente dopo troppi mesi di siccità (non è una metafora). Ma non c'è solo questo, qui il paese vuole diventare un teatro a cielo aperto, con racconti d’autore, spettacoli itineranti, spettacoli per famiglie e teatro più attento alla ricerca.
E il mangiare?
Per il mangiare c'è veramente l'imbarazzo della scelta, ma i nostri ospiti ci portano al Ristorante Il Caminetto. E non abbiamo davvero di che lamentarci.


Wednesday, September 06, 2017

Tra Abruzzo e Marche.

Sagra del cinghiale
Naturalmente a Fossacesia
Sagra della triglia e del pesce fritto
Festa degli arrosticini - Centro Commerciale Universo
Sagra del pesto casolano, dell'anguilla e del baccalà
Sagra degli arrosticini e del formaggio pecorino
45° sagra della porchetta italica
Sagra di Torano Nuovo
Abruzzo Irish Festival
Templaria Festival
Saga del porcino e del cinghiale

Abbuffata di pesce
Pranzo spettacolo di ferragosto
Festa popolare via dei Tigli 
Palio del barone
Eros adriatica
Sagra del porcino e del cinghiale
Porcofestival
Città Medioevo - Carnevale
Maialata in piazza
Sagra del cinghiale 
Sagra delle pappardelle di farro al ragù di cinghiale e... Stinco di maiale
Sagra de lu bucculotte cu lu crastate 
Sagra della salsiccia alla brace
Festival pizza DOC napoletana - Fermo
Festival del peperoncino
Festa del vino

Sagra de la respella 
Sagra delle cozze
Sagra delle lumache nostrane e spiedini (abbinata alla sagra del coniglio alla cacciatora)
Montagne di birra
Sagra dei maccheroncini di Campofilone
Sagra della polenta con le vongole 
Sagra delle frittelle
Sagra della cacciannanz e pennette s. Andrea 
Sagra degli gnocchi
Sagra delle tagliatelle alla boscaiola 


Sagra dello gnocco e del pesce fritto salsicce e braciole
Sagra della crispella e delle mezze maniche al tartufo 
La passera... 'Mbriaca 
Sagra dei vincisgrassi
Festival mondiale delle olive all'ascolana
Sagra delle tagliatelle ai frutti di mare e pesce fritto
Sagra bistecca spiedino castrato
Sagra della grigliata
Stornelli marchigiani e bistecche sotto le stelle 
Birra d'augusto

Wednesday, May 31, 2017

Di Mantova, sbrisolone, mostarde e tesine di maturità.

di Diego Runko

Ci sono città che uno si vergogna di non aver mai visitato. Specie se poi, una di queste città, si trova a meno di due ore di macchina dal vostro luogo di residenza degli ultimi anni. 
La sbrisolona.
Mantova è, senza dubbio, la regina di queste città. 
Qualunque cosa ne dica un nostro amico attore che ci vive, e che si lamenta del fatto che “a Mantova non accade mai nulla”. Può darsi. In ogni caso, anche se così fosse, credo che a Mantova non accada nulla perché già troppo vi è accaduto in passato. 
Arrivarci in macchina è spettacolare. Percorrete una striscia di terra in mezzo ai suoi laghi godendovi una vista unica della città. Consiglio spassionato, che hanno dato anche a noi, ma a poco è servito perché il navigatore ci ha fatto fare un’altra strada. Belli i tempi in cui si viaggiava con le mappe in mano.
Arriviamo all’Albergo di fronte alla Stazione in tempo utile per organizzarci e partire alla volta del Teatro Spazio Studio Sant’Orsola. Una volta arrivati veniamo accolti da volti sorridenti e da una sbrisolona a testa. È così che iniziano le grandi imprese.
Io rientro in albergo a dormire, reduce dalla trasferta istriana. Marco e Chiara rimangono a teatro a montare. Lo scrivo solo per evidenziare il mio spirito di sacrificio per la Confraternita e i confratelli.
La sera andiamo in scena. Allo spettacolo assistono anche una ventina di ragazzi delle superiori che fanno parte di un progetto di critica teatrale giovanile. Un tentativo concreto di formazione del pubblico. Una delle idee migliori che mi è capitato di vedere in giro per l’Italia negli ultimi anni. Ci facciamo una chiaccherata divertita e commovente con i ragazzi, a cuore aperto e mente ancora calda da quello che hanno appena visto. Adoro queste occasioni di contatto diretto con il pubblico.
Post spettacolo veniamo accompagnati al ristorante Giallo Zucca, uno di quei posti di cui ti innamori appena ci entri. Per il cibo. E per la gentilezza e la simpatia di proprietario e camerieri. Quando chiediamo altro vino ci portano da finire tre o quattro bottiglie di rosso. Insomma, l’idea che uno ha del Paradiso, giusto?
Il secondo giorno di permanenza, e replica, approfittiamo per andare a fare i turisti in giro per la città. Siccome il tempo a disposizione, come sempre, è quello che è, decidiamo di rimandare a un’altra volta la visita di Palazzo Te e ci incamminiamo verso il centro.
Proviamo a chiedere quanto ci vuole a visitare Palazzo Ducale, ma la risposta della bigliettaia ci scoraggia. A questo punto, quando ormai solo i tortelli di zucca e un buon bicchiere di rosso possono dare un senso al soggiorno mantovano, ci avventuriamo in una visita veloce al Palazzo della Ragione, che con i suoi orologi, ci apre un mondo parallelo e affascinante. 
Da lì ci dirigiamo al Teatro Bibiena, uno di quei gioielli dell’arte italiana che non si possono spiegare a parole, bisogna viverli. Basti dirvi che Mozart ci suonò a 14 anni. 
Il Teatro Bibiena.
Prima di tornare a teatro per la replica pomeridiana ci fermiamo a comprare la mostarda (rigorosamente di mandarini e rigorosamente super piccante) e a mangiare i tortelli. E a bere un bicchiere di rosso. Quando vi parlano di training attoriale sappiate che io è questo che intendo.
Se questo post del blog fosse un film a questo punto ci sarebbe una schermata nera con scritto: tre mesi dopo...
Una ragazza mi contatta su Facebook dicendo di aver fatto parte del gruppo di adolescenti che hanno visto ESODO pentateuco #2 a Mantova. Dice che, dopo aver visto lo spettacolo, è stata molto colpita dalla mia storia personale e che ha deciso di scrivere la propria tesina di maturità sul tema del confine. Mi chiede di scriverle un intervento da inserire nella tesina.
Ora, nonostante il tono ironico che ho tenuto spesso in questo post, vi assicuro che nelle prossime frasi sarò profondamente serio. Mi capita tante, tantissime volte, di chiedermi se il mio lavoro di autore e attore teatrale abbia un senso e se serva a qualcosa. Non trovo mai, davvero, una risposta a queste domande. Ma richieste come quella di questa ragazza mi danno conforto. E gioia. E per uno che nella vita di certo non salva vite umane, ma cerca di trasmettere agli altri delle emozioni e qualche spunto su cui riflettere, direi che può bastare.